Stazioni ferroviarie: come rigenerare un patrimonio

Il volume “Stazioni ferroviarie: come rigenerare un patrimonio”, pubblicato dalle Ferrovie dello Stato nell’aprile 2015, contiene un reportage che raccoglie le storie e racconta l’impatto sul territorio di 50 esperienze di riuso di locali ferroviari

"Il volume illustra 50 esperienze di stazioni ferroviarie oggi utilizzate per scopi sociali, turistici o culturali, raccontandone storia e impatto sul territorio. Spazi di promozione turistica e ambientale, centri culturali e di aggregazione per giovani e anziani, luoghi di attività solidali come la distribuzione di viveri e vestiario e basi logistiche della protezione civile: sono le quattro principali funzioni cui vengono destinati i locali delle stazioni della Rete Ferroviaria Italiana (RFI) concessi in comodato d’uso gratuito o in locazione agevolata a associazioni e enti locali. Attraverso questo processo di “rigenerazione” RFI offre una nuova vita a magazzini merci, sale d’attesa, uffici e appartamenti dei capostazione che hanno perso, con l’evoluzione del sistema ferroviario, la loro funzione originaria.

Il volume si divide in due parti: la prima, realizzata dalla giornalista Ludovica Jona di Redattore Sociale, è una ricognizione delle migliori pratiche di riuso a carattere sociale, ambientale, culturale e turistico, dove sono raccontati e descritti i progetti e i soggetti, soprattutto del terzo settore, che li stanno realizzando; la seconda parte è un’analisi socioeconomica, curata da Flaviano Zandonai, ricercatore della Fondazione Euricse dell’Università di Trento, che esamina le ricadute economiche e sociali sul territorio di questa modalità di riuso."

Tra le esperienze raccontante ritroviamo nel secondo capitolo tre help center della rete dell'Onds Genova Cornigliano, gestito dall'Associazione SoleLuna (pag. 36), Messina, gestito dalla Caritas Diocesana - Cooperativa sociale “S. Maria della Strada” (pag. 38), Catania (pag. 39), gestito dalla Caritas Diocesana, ed il centro polivalente Binario 95 di Roma Termini (pag. 45), gestito dalla Cooperativa Sociale Europe Consulting Onlus.