Disabilità, ambiente, anziani: le piccole stazioni che accolgono il sociale


Pubblicato il 22.06.2017 in News Sociale


Dopo Maddaloni, un'altra stazione impresenziata nella “terra dei fuochi”, Albanova, sarà a disposizione delle associazioni. Diventano così 9 gli scali ferroviari riconvertiti per attività di volontariato grazie all’accordo nazionale FS-RFI-CSVnet


A poco più di un anno dall'apertura della nuova sede nella ex stazione di Maddaloni (CE) il Csv Asso.Vo.Ce di Caserta fa il bis: oggi 22 giugno si inaugura un nuovo sportello nella stazione “impresenziata” (cioè senza personale FS) di Albanova, tra San Cipriano d’Aversa e Casal di Principe, cuore dell’Agro Aversano.

Nella “terra dei fuochi” un altro bene abbandonato torna a vivere grazie all’accordo nazionale “Volontariato in stazione”, stipulato nel 2013 tra Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) e CSVnet per il riutilizzo sociale delle stazioni impresenziate. Come già avvenuto per la sede centrale, il trasferimento dello sportello presso i nuovi locali concessi in comodato d’uso gratuito fino al 2020 non rappresenta solo un notevole risparmio per il CSV, ma ha soprattutto un alto valore simbolico.

Le associazioni sono spesso in prima fila per difendere la legalità e grazie al nuovo sportello il CSV potrà essere sempre più a servizio delle quasi 400 organizzazioni che operano nella provincia.

L’accordo nazionale interessa potenzialmente gli spazi di circa 1.700 stazioni ferroviarie, molte delle quali in stato di degrado e abbandono. Quelle di Maddaloni e Albanova sono solo le ultime due stazioni recuperate e si vanno ad aggiungere alle sette di altre quattro regioni che tra il 2013 e il 2017 sono state trasformate - o stanno per esserlo - in luoghi fruibili di intervento sociale e di promozione del volontariato (e altre otto sono in fase di istruttoria).

TOSCANA. Qui sono due le piccole stazioni assegnate: gli spazi dello scalo di Isola d’Arbia/Tressa, in provincia di Siena, sono utilizzati dall’associazione Centro Studi Farma Merse, che sta lavorando per adibirla come propria sede ma soprattutto come centro di raccolta, conservazione e restauro, grazie alla collaborazione con la soprintendenza per i beni archeologici della Toscana.

L’altra è la stazione di Figline Valdarno, in provincia di Firenze, dove uno degli appartamenti presenti all’interno dello scalo è stato affidato all’associazione Autismo Firenze onlus. L’associazione supporta l’integrazione socio-ambientale dei soggetti con autismo, grazie ad un centro di riabilitazione in cui imparano a rendersi autonomi. Nel nuovo appartamento i ragazzi cercano di mettere in pratica quello che hanno appreso nel centro. Dall’autunno scorso, a turno, ognuno di loro in gruppi di 4-6, prova a vivere lontano dalla famiglia, per un periodo che può andare da 24 a 36 ore. Questa esperienza, come spiega la presidente Maria Carla Morganti, “non è un semplice soggiorno, ma una specifica tappa del percorso che svolgono per l’acquisizione di una piena autonomia”.

MARCHE. Il CSV regionale ha ottenuto lo scalo ferroviario di Tolentino, in provincia di Macerata, che sarà trasformata in un’ecostazione. Qui, in particolare, saranno realizzate attività di recupero di materie prime e di raccolta differenziata (per cui sarà allestito un punto di stoccaggio e/o vendita di prodotti a bassa produzione di rifiuti o derivanti da produzioni biologiche e dell’economia solidale del territorio). I locali della stazione ospiteranno inoltre un’ecofficina, una ciclofficina, un punto di recupero di computer e materiale hardware e un emporio solidale.

ABRUZZO. L’associazione di protezione civile Pros onlus Pineto ha ottenuto lo scalo di Pineto, in provincia di Teramo. In passato i locali di questa stazione erano adibiti a magazzino delle Ferrovie dello Stato e successivamente hanno ospitato un ristorante. Dopo un periodo di abbandono, nel 2015 la Pros onlus Pineto è finalmente entrata in possesso degli spazi. “Abbiamo dovuto ristrutturare la sede da capo a piedi, - ha raccontato il presidente Anselmo Candelori - ma per fortuna siamo riusciti a contenere molto le spese grazie all’aiuto di alcuni volontari che hanno offerto la propria professionalità ed esperienza”. I vantaggi che l’associazione ha tratto dal trasferimento nei locali della stazione di Pineto sono notevoli, a partire dalla posizione più centrale che consente a volontari e cittadini di raggiungerla e spostarsi più facilmente. Nella nuova sede l’associazione ha allestito una base logistica per un servizio di trasporti socio-sanitari, assistenza e consegna dei farmaci a domicilio nella Provincia di Teramo. Tra i nuovi servizi che è stato possibile attivare c’è poi quello di guardia medica turistica, pensato per i fine settimana estivi. Pros onlus Pineto ha inoltre potuto aumentare sia i servizi di 118, che quelli di trasporto presso strutture convenzionate. Sempre nel periodo estivo, poi, potrà ospitare alcuni volontari provenienti da altre associazioni in una sorta di “Erasmus del volontariato”.

La stazione di Paganica, in provincia di L’Aquila, è stata recentemente assegnata all’Ada provinciale (Associazione diritti per gli anziani) che intende realizzarvi un centro diurno per anziani, dove ospitare, tra l’altro, uno sportello informatico, un corso di formazione sull’informatica e uno sull’utilizzo delle nuove tecnologie, uno spazio sociale per attività ludiche di vario tipo, cineforum e laboratori di scrittura creativa.

SICILIA. In Sicilia è stata consegnata anche la stazione impresenziata di Camaro Superiore, in provincia di Messina, gestita dall’associazione Maria Regina, che la sta ristrutturando per convertirla in un parco urbano per le arti dedicato ad adulti e bambini.

Infine, la Confraternita di Misericordia di Spadafora, ancora in provincia di Messina, ha ottenuto la stazione di Spadafora, dove già opera, ma con contratto di locazione. Ora invece potrà continuare ad utilizzare gli spazi investendo nelle sue attività le risorse risparmiate.