Presentato Accordo Quadro ANCI-FS per servizi di assistenza sociale nelle stazioni


Pubblicato il 01.07.2005 in Rete Onds

“Le stazioni ferroviarie rappresentano le porte delle nostre città, luoghi di incontro e di comunicazione sociale per chi vi transita. Ma sono anche avamposto del disagio: i migranti irregolari, i senza fissa dimora, i richiedenti asilo, i rifugiati e i minori non accompagnati hanno scelto la stazione come non luogo in cui rifugiarsi. L’obiettivo è quello di sviluppare una nuova sinergia tra i Comuni e le Ferrovie dello Stato per intervenire sul disagio sociale che gravita intorno alle principali stazioni italiane e di favorire i processi di reinserimento sociale”. Così il Vice Presidente dell’ANCI e sindaco di Ancona Fabio Sturani ha presentato questa mattina i contenuti dell’Accordo Quadro di collaborazione tra l’ANCI e le Ferrovie dello Stato per sviluppare comuni azioni di sostegno sociale nelle principali stazioni italiane. “L’idea – ha spiegato Sturani – è di valorizzare le stazioni come antiche agorà, come piazze delle città dotate di servizi diversi da quelli strettamente connessi al trasporto di persone e merci”. Per i Comuni le stazioni rappresentano un’opportunità per intercettare il disagio sociale prima che si disperda sul territorio e che diventi più difficile e costoso da affrontare. “L’Accordo Quadro che presentiamo oggi – ha detto Sturani – definisce il quadro di una collaborazione avviata già da qualche anno sotto il segno della concretezza. L’Accordo intende quindi mettere a sistema e valorizzare le esperienze di lavoro comune già sperimentate, e avviare nuovi interventi a carattere nazionale che possano rispondere ai bisogni emergenti del disagio sociale a partire dai territori”. “L’attenzione alle problematiche sociali, al mondo della solidarietà e dell’impegno civile è una vocazione naturale per le Ferrovie dello Stato, un’azienda da cento anni al servizio dell’Italia, ramificata sul territorio e protagonista della sua crescita sociale ed economica. In questo quadro – ha spiegato Francesco Forlenza, Direttore Generale di Gruppo per le Risorse Umane delle Ferrovie dello Stato – si inserisce l’impegno del Gruppo su concreti progetti di recupero del disagio sociale che, per essere efficaci, devono essere realizzati in sinergia con gli Enti locali, creando così un network di risorse ed esperienze”. L’Accordo impegna le parti a consolidare, all’interno delle aree ferroviarie, strutture che agevolino la conduzione di interventi a sostegno dell’emarginazione sociale da parte dell’Ente locale. Sono già otto le città (Firenze, Torino, Venezia, Ancona, Napoli, Catania, Crotone, Bergamo) che hanno costituito un gruppo con cui lavorare per giungere ad una fase di concretizzazione del progetto. La prima iniziativa sarà l’avvio dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni, creato con l’obiettivo di far confluire le singole esperienze ed interventi territoriali fornendo uno strumento di dialogo e confronto tra i soggetti in campo, e un supporto tecnologico, normativo e informativo che possa servire da volano nella definizione delle iniziative territoriali.

ANCI