Messina: Emergenza Somali


Pubblicato il 23.01.2009 in Rete Onds

MESSINA - Ogni giorno sono una trentina gli immigrati somali che, non avendo trovato posto all'interno dei centri di accoglienza cittadina, giunti ormai al collasso, vivono tra i binari della stazione centrale. A lanciare un appello affinché si provveda a creare all"interno della stazione uno spazio di emergenza che possa temporaneamente accoglierli è Alessandro Radicchi, direttore dell’Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane e coordinatore di tutta la rete dei 12 Help –Center presenti in alcune stazioni italiane. “Dopo avere contattato il prefetto, la stazione di Messina ci ha dato la disponibilità di uno spazio – dice Alessandro Radicchi - dove potere attivare una prima accoglienza di emergenza finalizzata a tamponare questa situazione almeno fino al mese di marzo”. 

Naturalmente questa sarebbe una prima soluzione per fronteggiare lo stato di emergenza che vive per il momento la città di Messina. In un secondo momento c’è già un progetto a lungo termine che vedrà la nascita, sempre alla stazione centrale di Messina, di un Help-Center pronto ad accogliere ed aiutare tutti coloro che non sanno dove andare. Nei giorni scorsi è già partito il progetto dell’Unità di Strada dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle stazioni italiane che si concluderà il 18 maggio. In questo periodo il compito dell’Unità di strada insieme all’osservatorio sarà quello di monitorare attentamente le persone che affollano i binari della stazione di Messina per valutare quale tipologia di centro risulterà più necessaria. 

“Il nostro obiettivo è quello di riuscire a coniugare solidarietà e accoglienza. Da una ricerca durata tre mesi e realizzata a Messina dal nostro osservatorio – continua Alessandro Radicchi - abbiamo iniziato a valutare la necessità di fare nascere un Help - Center o un centro diurno proprio all’interno della stazione centrale di Messina”. Gli Help-Center vengono gestiti da operatori appartene enti al terzo settore in accordo con le Ferrovie e le istituzioni pubbliche locali. “Attualmente abbiamo già individuato i locali che verrebbero ristrutturati con un fondo di tre milioni di euro per tre anni dal progetto dell’Enel “Un cuore in stazione” – dice Radicchi -. La funzione di questi centri è quella di accogliere in primo luogo la persona, orientandola e indirizzandola, in un secondo momento, verso i servizi di cui ha maggiormente bisogno”. Spetterà adesso al comune di Messina attivarsi per rendere operativa la nascita di questo spazio di solidarietà. Gli Help-Center non hanno tutti la stessa tipologia perchè questa varia in relazione al tipo di utenza che caratterizza la stazione.

Lo stato di emergenza dei senzatetto presenti alla stazione centrale si e acuito proprio  a causa di questo flusso continuo di immigrati provenienti da Lampedusa. In questo caso si tratta di immigrati somali fuggiti dal loro Paese con i barconi e provenienti da Lampedusa. Per il momento a Messina sono tutti in attesa di avere il documento (titolo di viaggio) che per motivi umanitari permetta loro di partire e trovare una sistemazione migliore.  Da un mese sono un centinaio quelli presenti, invece in tutta la città che per il momento sono stati accolti dai diversi centri e associazioni di volontariato. I somali provengono dal Centro di emergenza di Sant’Angelo di Brolo. Si tratta di un Cara, un centro di accoglienza per i richiedenti asilo che è stato aperto a settembre dalla prefettura per tamponare l’emergenza immigrati di Lampedusa e che dovrebbe chiudere il 31 marzo.

Dopo la valutazione positiva della Commissione di Trapani, gli immigrati sono in attesa del titolo di viaggio e del permesso di soggiorno, in quanto migranti sfuggiti da una realtà violenta nel loro Paese e dunque titolari del diritto di asilo in Italia e nell’ambito della Comunità Europea. (vedi lancio successivo). L’Osservatorio Nazionale sul Disagio e la Solidarietà nelle Stazioni Italiane (ONDS) nasce come strumento operativo di lavoro del settore Politiche Sociali delle Ferrovie dello Stato. Il suo obiettivo è diventare un laboratorio attivo e interattivo per conoscere, informare, coordinare, stimolare e documentare le iniziative di solidarietà presenti o nascenti all’interno o nella prossimità delle stazioni italiane. (set)

Redattore Sociale


Autore: SAT