Homeless, a Roma Termini tre nuovi servizi. E a Bari apre l'Help center


Pubblicato il 17.10.2011 in Rete Onds

In occasione della giornata mondiale della lotta alla povertà il Polo Sociale Roma Termini lancia il progetto socio-sanitario Youssam, lo Sportello Diritti e il Sostegno Donna. Bari si aggiunge alla lista degli sportelli di orientamento


Oggi, in occasione della giornata mondiale della lotta alla povertà, il Polo Sociale Roma Termini, costituito dall’Help Center, sportello di orientamento sociale, e dal Binario 95, centro polivalente per senza dimora, gestiti entrambi dalla Cooperativa Sociale Europe Consulting, lancia tre nuovi progetti a sostegno delle persone in stato di marginalità estrema assistite dai propri servizi: Youssam, un’unità socio sanitaria mobile; lo Sportello Diritti per la tutela del lavoro dei più deboli e, in aiuto a chi oggi sembra essere sempre più colpita dalla crisi che sta investendo le famiglie, il servizio Sostegno Donna. 
 
Il progetto Youssam, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nel quadro degli interventi per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale, vuole istituire, all’interno della Sala operativa Sociale (Sos) di Roma Capitale, ente capofila, ed in collegamento con i servizi coordinati dall’Onds - Osservatorio nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni italiane - nel Polo Sociale di Roma Termini, un’Unità sociosanitaria mobile in grado di intervenire in favore delle persone che manifestano una particolare vulnerabilità socio-sanitaria. I partner del progetto sono Inmp, l'Istituto Nazionale per la salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà, partner sanitario, il Mipa, Consorzio per lo sviluppo delle metodologie e delle innovazioni nelle pubbliche amministrazioni, partner scientifico, e la Europe Consulting, che gestisce il coordinamento e l’intervento sociale nelle stazioni. L’unità mobile sarà operativa per 4 ore al giorno, prevalentemente nelle ore serali, nelle stazioni di Termini, Ostiense, Tiburtina e Tuscolana, e contestualmente sarà disponibile ad intervenire su richiesta della Sos, laddove venga segnalata una criticità socio-sanitaria. La presenza all’interno dell’Unità mobile di un medico o di un infermiere oltre a due operatori sociali consentirà, infatti, di offrire un primo intervento sanitario di emergenza, un eventuale orientamento agli ambulatori del San Gallicano o, in caso di necessità, un accompagnamento verso le strutture di riferimento per la cura della persona. 
 
Con lo Sportello Diritti si vuole offrire un servizio di supporto al lavoro dell’Help Center di Roma Termini per garantire alle persone assistite i diritti fondamentali, grazie all’attenzione, la competenza e l’esperienza di un partner dalla consolidata tradizione come il Patronato Acli. Il servizi fornirà informazioni, consulenze e tutela su questioni previdenziali, malattie professionali e infortuni sul lavoro, invalidità civili, indennità di disoccupazione, regolarizzazione di lavoratori e lavoratrici immigrati al fine di favorire il loro reinserimento nei circuiti sociali e lavorativi della città. Da oggi, lo sportello sarà aperto tutti i lunedì e giovedì dalle 10.30 alle 13.30, presso gli stessi locali dell’Help Center. 
Sostegno Donna è un servizio di consulenza legale, psicologica e formativa, gestito da donne per le donne. Grazie alla professionalità del C.I.F., Centro Italiano Femminile di Roma, l’Help Center e il Binario 95 potranno offrire alle donne in difficoltà da loro assistite, assistenza legale e consulenza psicologica oltre a un corso di italiano per favorire l’accesso al lavoro delle donne straniere. I servizi saranno erogati presso il centro Polivalente Binario 95 a seguito di colloqui individuali che verranno effettuati ogni mercoledì dalle 16.30 alle 18.30 presso l’Help Center da operatori specializzati.
 
E a Bari nasce un nuovo Help Center, gestito dalla cooperativa Caps. Dopo Roma, Chivasso, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Rimini, Pescara, Foggia, Napoli e Catania, questo centro si aggiunge alla rete degli sportelli di orientamento sociale nelle stazioni, inserendosi in un preciso progetto di presidio e intervento sul disagio sociale di stazione nell’area adriatica, già iniziato dagli Help Center di Foggia, Rimini e Pescara, consentendo così la creazione di una rete di protezione sociale per una comune sinergia di intervento, a vantaggio anche della qualità del servizio e della sicurezza nelle aree ferroviarie. 

“Il Bari Help Center mira a rappresentare un punto di riferimento significativo sul territorio cittadino per le persone in condizione di marginalità estrema che gravitano sul territorio della stazione centrale di Bari e nelle zone limitrofe”, commenta Marcello Signorile, presidente della cooperativa Caps, che attiverà lo sportello ed è già presente in stazione con alcuni servizi per le persone senza dimora. Il Bari Help Center svolgerà un’importante funzione di orientamento e di segretariato sociale, realizzando la propria azione in sinergia con il Pronto Intervento Sociale (P.I.S.), il Centro di accoglienza notturna Andromeda, l’Alloggio Sociale per adulti in difficoltà SoleLuna ed in particolare con il contiguo Centro diurno Area 51, da oltre un decennio punto di riferimento per le persone in condizione di difficoltà nei pressi della stazione.
 
“L’apertura del Bari Help Center – dichiara Alessandro Radicchi, direttore dell’Onds - conferma la validità di un modello che si sta affermando anche su scala europea. La Commissione, infatti, guarda con interesse alle forme di gestione del disagio sociale nelle aree di stazione e sostiene l’istituzione di strutture di coordinamento dei servizi, che svolgano il ruolo di referente unico per la pianificazione degli interventi sociali e i rapporti con le amministrazioni locali, il mondo ferroviario e il Terzo Settore. Il progetto di Bari – continua Radicchi – si inserisce all’interno di una azione specifica molto innovativa che, oltre alle organizzazioni sociali locali e alle istituzioni, vede in particolare la collaborazione dell’Università a dimostrazione che questo tipo di interventi hanno bisogno sempre meno di improvvisazione e sempre più di una strutturazione scientifica e condivisa”.