Help center “Casa di Lena”: un anno di ascolto e orientamento


Pubblicato il 28.02.2016 in Rete Onds


Il bilancio del primo anno all'Help Center di Reggio Calabria. Attivate tante iniziative per le persone senza dimora

 

Un sorriso per le persone disorientate e in difficoltà, migranti, senzatetto, anche quelli, e non sono pochi, che popolano i vagoni parcheggiati sugli ultimi binari della stazione. Da un anno ormai, il calore dell’accoglienza promana anche dall’Help Center “La casa di Lena”, allestito in un altro luogo simbolo dell’approdo e della partenza come anche, purtroppo, della sosta di fortuna, cioè la stazione ferroviaria. Proprio nei locali delle ferrovie dello Stato, vicino alla stazione centrale di Reggio Calabria, sorge da un anno lo sportello di ascolto e orientamento intitolato alla signora Lena, donna senza fissa dimora morta qualche anno fa, che fa parte dell’Osservatorio Nazionale sul Disagio e Solidarietà nelle Stazioni italiane (Onds). Da qualche settimana il centro ospita anche l’help book center grazie alla donazione della libreria da parte della famiglia di Riccardo Della Rocca, adulto scout recentemente scomparso, e adesso può contare, nell’ambito del Progetto “Costruire Speranza", anche su otto posti letto nella vicina “Casa Anawim”, in via Missouri all’interno di un bene confiscato ristrutturato dalla Caritas.

Sono state 466 le persone, prevalentemente uomini e stranieri, che dal marzo dello scorso anno sono state accolte all’Help Center grazie alla presenza di tanti volontari, e che hanno garantito l’apertura h24 del centro, con servizio di orientamento ai servizi della Caritas per un pasto caldo e un luogo in cui ristorarsi con una doccia. Supporto è stato offerto anche per un posto letto, titoli di viaggio per cure fuori Reggio, disbrigo pratiche legali e rinnovo permessi di soggiorno. 

Per quanto riguarda l’altra missione, della mensa in strada, dal gennaio del 2015 fino al gennaio scorso sono stati distribuiti circa sette mila pasti nei due giorni della settimana (lunedì e mercoledì). Ad operare sono stati 55 volontari di cui venticinque in cucina e 30 in strada. Dal mese di dicembre si sono uniti anche i volontari dell’associazione “Il Gabbiano” che garantiscono il pasto nella giornata del venerdì. La vita cambia per tante persone grazie all’impegno di questi preziosi volontari che lungo il loro cammino hanno anche incontrato Hamed che viveva in un giaciglio a Calamizzi, e che ora si trova invece in una casa di accoglienza, e Giovanni, che viveva nel sottopasso della stazione delle Omeca e che ora è tornato in Basilicata dalla sua famiglia. Tutto è dono, dal tempo alle risorse di ogni tipo anche e soprattutto quelle alimentari, con una colletta on line che di settimana in settimana rende possibile questo servizio grazie al cuore di tanti. L’auspicio è che siano sempre di più, persone, famiglie come anche gestori di pizzerie e ristoranti per il servizio mensa. Con l’aiuto di tanti, la vita di altrettante persone potrà essere meno dura e certamente più ricca di sollievo e sorrisi.


Fonte: ReggioTV