Taglio del Fondo politiche sociali


Pubblicato il 10.11.2004 in Eventi

Si svolgerà nel tardo pomeriggio del 16 novembre l’atteso incontro degli assessori regionali alle politiche sociali con il ministro del Welfare. All’ordine del giorno l’allarme degli amministratori locali sul taglio di circa il 50% (da 1.000 a 500 milioni) della parte del Fondo nazionale per le politiche sociali ripartita annualmente tra le Regioni. Erano state queste ultime a chiedere l’incontro e la risposta di Maroni è stata comunicata nella riunione di oggi degli assessori dalla nuova coordinatrice Anna Teresa Formisano (Lazio).

Dopo le lunghe trattative degli ultimi due anni, al termine delle quali erano stati scongiurati i tagli del Fondo, la previsione della Finanziaria 2005 sembra questa volta difficilmente evitabile. Tuttavia gli assessori riproporranno al rappresentante del governo i problemi che il taglio comporterebbe, andando a toccare la possibilità stessa di tenere aperti numerosi servizi territoriali destinati a disabili, anziani, minori e persone emarginate.

Ma la discussione con Maroni non sarà limitata al Fondo: entrerà nel dibattito anche la questione dei cosiddetti Liveas, i livelli essenziali di assistenza, uno dei cardini della legge 328/2000 (riforma dell’assistenza) del quale le regioni hanno più volte denunciato il ritardo nella definizione.

Nella riunione di oggi si è parlato inoltre del fondo nazionale per le politiche contro la droga. Le Regioni gestiscono già il 75% di queste risorse (circa 210 milioni di euro in totale), mentre il restante 25% è di competenza del neo costituito Dipartimento nazionale. Ebbene, anche su questa quota le Regioni vogliono dire la loro (o, per dirla con il linguaggio del documento ufficiale, offrono la loro “collaborazione”), sia sugli obiettivi che sui destinatari. A questo scopo dovrebbe svolgersi entro breve un incontro con il direttore del Dipartimento, Nicola Carlesi

Redattore Sociale


Autore: lab