Occorre un approccio strutturale e non legato all'emergenza sull'immigrazione


Pubblicato il 17.11.2005 in News Sociale

"Occorre un approccio strutturale e non legato all'emergenza sull'immigrazione sia a livello nazionale, che sul nostro territorio. Proprio per questo, su richiesta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil abbiamo istituito un tavolo permanente di concertazione per le politiche dell'immigrazione. In questo senso siamo la prima amministrazione ad avere creato ed avviato una struttura permanente per il confronto e la discussione su questo argomento".

Lo ha annunciato l'assessore provinciale di Roma alle Politiche Sociali, Claudio Cecchini, che questa mattina è intervenuto alla prima conferenza per l'immigrazione promossa dalla Cgil-Lazio sul tema "Migranti nuove energie nel Lazio. Diritti ed integrazione per uno sviluppo condiviso" nell'ambito della quale ha presentato le iniziative della Provincia di Roma dedicate ai cittadini immigrati.

"L’Amministrazione Gasbarra - ha aggiunto Cecchini - ha ideato una serie di iniziative per sostenere la popolazione immigrata, tra cui il Piano provinciale con cui abbiamo stanziato 4,6 milioni di euro per 40 progetti, che riguardano il sostegno all’inserimento scolastico dei minori, ai rifugiati e richiedenti asilo, per i corsi di insegnamento della lingua italiana, per i centri di accoglienza per adulti e minori, per l'accoglienza e sostegno a donne in difficoltà".

"Abbiamo attivato - ha proseguito Cecchini - un Fondo di garanzia di 90mila euro per l’accesso al credito di immigrati extracomunitari finalizzato all’avvio di piccole attività imprenditoriali. Grazie anche a questa iniziativa, nel 2004, il 76,9 % delle assunzioni di extracomunitari nel Lazio si sono concentrate nella provincia di Roma".
"Particolare attenzione - ha concluso Cecchini - è stata riservata anche al rapporto comunità immigrate con il territorio con l'apertura di dieci Centri Servizi per l’immigrazione, di cui 8 in provincia e 2 a Roma, attraverso i quali garantiamo vari servizi di mediazione linguistica e culturale e l'accesso ai servizi sociali, sanitari, scolastici".

 

 


Fonte: Redattore Sociale