Nessun dirigente sarà relatore


Pubblicato il 14.11.2005 in Eventi

Federserd ribadisce il proprio ''no'' alla Conferenza di Palermo e sottolinea che ''nessun dirigente sarà relatore''. Polemica con Giovanardi: ''La decisione è stata unanime e partecipata''. 

“Di fronte alle continue dichiarazioni del Ministro Giovanardi e all’inserimento senza alcuna autorizzazione di nominativi di dirigenti della Federazione in ‘programmi’ della Conferenza dpr 309 di Palermo, ribadiamo la grave scorrettezza di tali comportamenti e diffidiamo dal proseguire in tali atteggiamenti”.

La nota polemica arriva da Federserd (Federazione italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze), associazione che rappresenta buona parte dei 7.000 operatori pubblici delle dipendenze e che solo il 24 ottobre scorso aveva ufficializzato l’intenzione di non partecipare alla Conferenza nazionale sulle tossicodipendenze di Palermo.

La nota odierna di Federsed, a firma del presidente e del Direttivo nazionale, ribadisce che la Federazione “non aderisce alla Conferenza e nessun dirigente di FeDerSerD sarà relatore. Questo comunicato – specifica - è rivolto in modo particolare agli operatori dei Dipartimenti e Servizi delle Dipendenze”.

Afferma Alfio Lucchini, segretario di Federserd: “Diversi operatori ci comunicano che in programmi inviati via loro via fax sono stati inseriti nomi di esponenti di Federserd, dati come partecipanti a gruppi di lavoro della Conferenza di Palermo. Ci sembra un atteggiamento scorretto, che genera solo confusione, mentre già diverse settimane fa abbiamo ufficializzato la nostra assenza dai lavori della Conferenza”.

Ma il ‘messaggio’ del comunicato sembra voler fare chiarezza anche su un’altra questione, se vogliamo più delicata. “Ci preoccupa l’intervista che il Ministro Giovanardi ha concesso ad un pool di giornali – continua Lucchini – in cui si fa riferimento ad un atteggiamento scorretto del direttivo Federserd, che avrebbe votato il ‘no’ alla Conferenza sfruttando il fatto che il proprio presidente non fosse presente. Ci sembra in tutta sincerità un atteggiamento di bassa lega! Anche per questo motivo abbiamo deciso di inviare un ulteriore comunicato a firma congiunta, per dimostrare che non c’è diversità di vedute tra presidente e Direttivo. Stigmatizziamo invece la volontà di entrare nel merito di una decisione (quella di non partecipare alla Conferenza, ndr) che è stata ampiamente partecipata, espressa senza alcun voto di dissenso. Il fatto è che siamo entrati in una logica di contrapposizione politica: ma la provocazione non ci interessa”.

 


Fonte: Redattore Sociale