Nel mondo le persone con disabilità sono circa 600 milioni


Pubblicato il 05.09.2005 in News Sociale

Sono circa 600 milioni le persone con handicap nel mondo, e ''la condizione di disabilità è causa ed effetto di povertà''. Fish ed il Cnd hanno deciso di aderire alla Marcia per la pace Perugia-Assisi ed alle iniziative collegate.

Nel mondo le persone con disabilità sono circa 600.000.000 e l’82% di esse vivono in paesi in cerca di sviluppo. Il 98% delle persone con disabilità che vivono nei paesi in via di sviluppo non hanno accesso ai servizi riabilitativi ed appropriati servizi di base, più dell’80% nel mondo non ha un impiego e solo il 2% dei minori con disabilità ha potuto accedere ad una educazione formale.

“La condizione di disabilità è causa ed effetto di povertà - sottolinea Giampiero Griffo del Consiglio nazionale sulla disabilità - perché le persone con disabilità sono soggette a discriminazioni ed a mancanza di pari opportunità che producono una limitazione alla partecipazione sociale e violano ogni giorno i loro diritti umani. La visione negativa che la società trasferisce sulle persone con disabilità produce un fortissimo stigma sociale che ha conseguenze in tutti i campi della vita economica, culturale, politica e sociale. In caso di guerra, di catastrofi naturali e umane le persone con disabilità sono i primi a patire le terribili conseguenze delle emergenze, spesso con la morte e la mancanza di attenzione alla loro condizione. Per questo le persone con disabilità rappresentano i più esclusi fra gli esclusi, i più discriminati fra i discriminati, i più poveri tra i poveri”.

Sulla base di questi elementi la Fish ed il Cnd hanno deciso di aderire alla marcia per la pace e la giustizia Perugia-Assisi che si terrà l’11 settembre prossimo ed alle iniziative collegate (Onu dei popoli e Forum dei giovani), che avranno al centro il tema della povertà. Durante la marcia, all’altezza di Bastia Umbra, una folta delegazione di persone con disabilità prenderà la testa del corteo a testimonianza dello stretto legame tra disabilità e povertà.

“Gli otto obiettivi dell’iniziative globale del Millenniun Development Goals – ricorda Pietro Barbieri presidente della Fish - riguardano tutte le persone con disabilità nel mondo. Subire quotidianamente la povertà e la fame, vedersi negato l’accesso all’istruzione, vivere una doppia discriminazione per le donne con disabilità, non sopravvivere alla prima infanzia, essere abbandonati da uno o ambedue i genitori, essere colpiti dalle più diffuse malattie, non avere accesso all’acqua ed ai cibi, godere in maniera estremamente limitata della collaborazione globale per lo sviluppo sono condizioni ordinarie di vita delle persone con disabilità nel mondo”.

Le associazioni italiane, sostenendo la piattaforma della Coalizione italiana contro la povertà, chiedono inoltre a Kofi Annan, segretario delle Nazioni Unite, ed ai 191 governi firmatari degli impegni del MDGs, che nel Summit di New York delle Nazioni Unite (dal 14 al 16 settembre) per monitorare i risultati conseguiti sia dato adeguato spazio alle persone con disabilità che rappresentano circa la metà della popolazione più povera del mondo. In particolare è stato richiesto di: includere tra le priorità negli interventi per lo sradicamento della povertà le persone con disabilità, prevedendo un’adeguata attenzione all’interno degli 8 obiettivi del MDGs; incoraggiare le agenzie dell’Onu, le istituzioni sopranazionali, i governi e le loro Agenzie per lo sviluppo, la Banca Mondiale ed altre istituzioni economiche internazionali, le agenzie internazionali private ed i donatori in genere ad incrementare i fondi destinati alle persone con disabilità, sostenendo in maniera prioritaria progetti ed azioni indirizzati a loro; coinvolgere le persone con disabilità e le loro organizzazioni nelle azioni di sostegno allo sradicamento della povertà, potenziando la collaborazione con le ONG delle persone con disabilità; invitare una delegazione di donne e uomini con disabilità a parlare durante il Summit di New York.

 

Redattore Sociale