La Relazione annuale sulle droghe


Pubblicato il 13.07.2005 in News Sociale

''Punta anche sulle politiche di riduzione del danno la nuova Strategia dell’Unione Europea'' contro le droghe. Parla Danilo Ballotta (Osservatorio di Lisbona).

"La Relazione annuale sulle droghe, presentata quest’anno al Parlamento, ha uno spessore pari ad 1/3 di quelle degli anni precedenti, poiché manca tutta la sezione relativa alla questione penale. In altre parole sono stati omessi tutti quei dati che dimostrano come più del 40% della popolazione carceraria italiana sta scontando pene relative all’uso di stupefacenti”. È quanto ha affermato Franco Corleone, presidente di Forum Droghe, nell’ambito dell’incontro sulla politica delle droghe in Italia ed Europa, promosso dalla “Società della ragione” e tenuto ieri pomeriggio nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.  “In Italia la questione della tossicodipendenza è ormai declinata da questione sociale a penale – aggiunge – dimenticandosi delle politiche di riduzione del danno, per proseguire invece su una linea di tendenza punitiva e reazionaria. Dagli anni ’90 ad oggi non meno di 200.000 anni di carcere sono stati scontati per droga”. Ad inasprire maggiormente questa tendenza è stata la decisione di unificare le tabelle delle sostanze, che dalle 6 attuali vengono ridotte a 2, di cui una riservata ai medicinali. In tal modo la cannabis verrebbe equiparata alla cocaina e all’eroina, eliminando così ogni distinzione tra sostanze, in base all’affermazione pseudo-scientifica per cui “la droga è droga”, e portando la pena per il semplice spaccio ad una reclusione da 6 a 20 anni.
Tutto questo sta accadendo in un momento in cui a livello europeo si sta invece registrando una tendenza a considerare l’aspetto sociale e sanitario del problema. La nuova “Strategia dell’Unione Europea” nella lotta alle droghe, infatti, pone tra i suoi principali obiettivi proprio quello della “riduzione del danno”, e “10 tra i 25 Paesi  – ha sottolineato Danilo Ballotta, rappresentante dell’Osservatorio Europeo di Lisbona – lo considerano addirittura un ‘pilastro’ della Strategia”. A questo si affianca un secondo importante obiettivo, relativo alla “valutazione dell’impatto delle politiche intraprese dai singoli Paesi”, che renda ‘quantificabili’ i risultati raggiunti grazie ad esse. A tal proposito “la Strategia prevede 2 piani – ha riferito Ballotta –, di cui il primo andrà dal 2005 al 2008 e il secondo dal 2009 al 2012. Nel 2008 la Commissione europea pubblicherà una prima valutazione d’impatto della Strategia, e questo porrà ogni Paese nella condizione di mostrare le proprie azioni, nonché i responsabili delle stesse”. Si registra quindi anche una tendenza a ‘responsabilizzare’ i governi che “fino ad ora, nella maggioranza dei casi, non hanno mai valutato l’ammontare delle spese relative all’attuazione delle proprie politiche contro le droghe”.

 

Redattore Sociale


Autore: Laura Pagnini