In vista della Conferenza Stato-Regioni richiesta di Ds a impegno Governo per cofinanziare il Reddito di Cittadinanza in Campania


Pubblicato il 28.07.2005 in News Sociale

La richiesta è stata presentata dall’onorevole Aldo Cennamo con un ordine del giorno collegato al Dpef, in cui si chiede al Governo di adoperarsi almeno per raddoppiare la platea dei beneficiari.

Al momento sono solo 3680 le famiglie ammesse ai finanziamenti (per un totale di 77 milioni di euro), rispetto alle 32 mila istanze che  la Regione Campania ha giudicato ammissibili. Il Reddito di Cittadinanza è stato voluto dalla Regione Campania in misura sperimentale per tre anni, dopo la sospensione da parte del Governo del Reddito Minimo di Inserimento. A differenza della misura nazionale di sostegno al reddito, quella della Campania non si rivolge a una persona singola ma ad interi nuclei familiari, anche di cittadini immigrati, che abbiano un reddito inferiore ai 5mila euro annui. Le famiglie ammesse ai finanziamenti godono di un sussidio di 350 euro al mese più di un pacchetto di misure sociali, tra cui agevolazioni per l’istruzione e percorsi di avviamento al lavoro. Per difendere la misura e chiederne l’implementazione da parte del Governo è sceso in campo anche l’Assessore regionale alle Politiche Sociali, Rosa D’Amelio, che ha sollecitato nei giorni scorsi un’azione coordinata di presidenti di Provincia e sindaci dei Comuni capofila dei Piani di Zona Sociali, anche per scongiurare il taglio del 50% del Fondo Nazionale delle Politiche Sociali inserito nella Finanziaria del 2005.
“Le recenti scelte economiche del Ministero del Welfare – ha dichiarato l’Assessore  D’Amelio – bloccheranno gli enti locali per quanto concerne gli interventi sociali, in un momento particolare della nostra Regione in cui le richieste per usufruire del Reddito di Cittadinanza ci dicono che oltre 400mila persone in Campania vivono al di sotto del reddito minimo. Il taglio è molto consistente, si tratta di metà delle risorse precedenti, il che comporterebbe un inevitabile danno soprattutto per le fasce più deboli”. “Auspico che i Parlamentari campani, sia quelli di centro sinistra che quelli di centro destra si facciano promotori affinché la mozione presentata dall’onorevole Cennamo sia fatta propria da tutto il Parlamento, costringendo il Governo ad assumersi le proprie responsabilità e a fare la propria parte, come abbiamo fatto noi in Campania con la legge sul Reddito di Cittadinanza, nelle misure di contrasto alla povertà. Oggi nella Conferenza Stato Regioni aspettiamo le risposte dal Governo, sia su questo tema - ha concluso l’Assessore - sia sul paventato taglio del 50% al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, che metterebbe in crisi qui in Campania quel sistema integrato di servizi e interventi che così faticosamente abbiamo costruito in questi primi anni di applicazione della legge 328/2000”.

 

Redattore Sociale


Autore: Ip