Il "sommerso si va destrutturando"


Pubblicato il 20.07.2005 in News Sociale

Secondo il Censis diminuiscono soprattutto al centro-nord le imprese illegali (scese dal 22,3% del 2002 al 9,7% delle unità produttive), ma aumenta la quota di aziende regolari con lavoratori senza contratto.

Il "sommerso si va destrutturando": secondo una ricerca del Censis per conto del Ministero del Welfare presentata stamani a Palazzo Marini, diminuiscono soprattutto al centro-nord le imprese illegali (scese dal 22,3% del 2002 al 9,7% del totale delle unità produttive italiane), ma aumenta la quota di aziende regolari con lavoratori senza contratto.
L'indagine dal titolo "Un nuovo ciclo di sommerso", svolta coinvolgendo circa 750 testimoni provinciali individuati tra i rappresentanti del mondo dell'impresa e del lavoro (Cisl, Cgil, Confartigianto, Confcommercio, Confindustria, Cna, Ugl e Uil), delle Istituzioni (Inps, Inail, Camere di Commercio, Servizi per l'Impiego) e delle professioni (Consigli Provinciali dei Consulenti del Lavoro e Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti), offre un quadro "in gran parte nuovo rispetto ai precedenti Rapporti - commenta il Censis. Le ambiguità della fase attuale riguardano da un lato, la chiusura del ciclo storico, quello del sommerso propulsivo, e dall'altro la nascita, in forma ancora del tutto embrionale, di un nuovo sommerso, che si presenta con tratti antropologici e culturali del tutto inediti. Il sommerso, come è stato conosciuto per decenni in Italia, va perdendo i suoi connotati originari".

La riduzione delle imprese sommerse coinvolge anche il Mezzogiorno, che ne ha dimezzato la quota, passando dal 34% del 2002 al 17% di quest'anno. Per quanto riguarda le aziende regolari con lavoratori senza contratto, si è verificato il passaggio, "anche del sommerso, dai settori manifatturieri a quelli terziari, da una ripresa dell'edilizia e del settore agroindustriale, da un'espansione delle strutture turistiche e per il tempo libero. La maggiore incidenza di lavoro irregolare riguarda proprio tali settori".
"Rispetto ai precedenti Rapporti - ha dichiarato Giuseppe Roma, direttore generale del Censis - il quadro è segnato da una netta accelerazione di quei processi di destrutturazione che già da tempo si intravedevano sottotraccia, come la terziarizzazione del sommerso e la crescita delle imprese irregolari di immigrati, ma anche le nuove fenomenologie generate da una difficile congiuntura". Il nuovo sommerso si concentra prevalentemente nei servizi, non solo in quelli a basso valore aggiunto (nei servizi domestici e di assistenza alla persona si stima che siano occupati in nero 37 lavoratori su 100) o tradizionalmente ad alta intensità di irregolarità come bar e ristoranti (22,3%), i piccoli esercizi commerciali (17,4%), agriturismi e campeggi (17,3%), ma anche in quelli a più alto contenuto professionale, che hanno peraltro fatto registrare un notevole incremento occupazionale nell'ultimo triennio: l'intermediazione immobiliare (12,4%), i servizi di consulenza alle imprese (9,5%), i servizi informatici (8,8%) e di intermediazione finanziaria (8,8%).

Quindi il nuovo sommerso tende a presentarsi sotto forma di evasione diffusa e di irregolarità di lavoro, comprendendo anche l'utilizzo improprio degli strumenti di flessibilità: "evasione contributiva, evasione fiscale da parte dei singoli e delle imprese, fuori busta e doppie buste paga, utilizzo improprio dei contratti a progetto, sono infatti, dopo il lavoro irregolare prestato dagli immigrati, i fenomeni di irregolarità, a detta dei testimoni locali, più diffusi nel Paese", riferisce la ricerca. Quali sono gli interventi che, secondo i testimoni locali, potrebbero risultare più efficaci per contrastare il sommerso? "Accrescere le agevolazioni per le assunzioni" (40,3%, soprattutto al Sud: 46,8%); "Aumentare l'efficacia del controllo e dell'azione di repressione" (39,3%, soprattutto nel nord-ovest: 46,4%); e "La possibilità di scaricare l'Iva su alcune tipologie di spesa o accrescere gamma spese detraibili" (31,2%).

 

Redattore Sociale


Autore: Lab