Il Cartello ''Non incarcerate il nostro crescere'' non andrà alla Conferenza di Palermo


Pubblicato il 13.10.2005 in News Sociale

Il Cartello nazionale "Non incarcerate il nostro crescere", che raccoglie oltre quaranta organizzazioni nazionali di operatori sociali, sindacati, operatori del diritto e della giustizia, non parteciperà alla Conferenza nazionale sulle droghe di Palermo indetta dal Governo per i giorni 5-7 dicembre 2005. Ad renderre ufficiale la notizia è una nota dello stesso cartello.

A convincere gli aderenti alla Campagna è stata l'intenzione dell'esecutivo, manifestata dal ministro Carlo Giovanardi nella sua conferenza stampa del 7 ottobre scorso (vedi lanci del 7.10.2005), di presentare in Parlamento un disegno di legge stralcio che riprende alcuni dei punti qualificanti del cosiddetto "Ddl Fini" sulle droghe. “Ciò svuota di senso l'appuntamento di Palermo – ha subito precisato il Cartello -, la sede istituzionale in cui quei temi avrebbero dovuto essere discussi prima di procedere a una revisione legislativa”.

In conseguenza di tale valutazione, il Cartello chiede “che la suddetta conferenza non abbia più luogo, in quanto ormai svuotata di significato proprio dall'operato del Governo”.

Inoltre, tutte le organizzazioni del Cartello presenti nella Consulta nazionale sulle Tossicodipendenze si autosospendono da tale organismo, “i cui lavori – continua ancora la nota del cartello - sono stati resi inutili da decisioni in altro luogo assunte”.

E continua: “A fronte di una chiara volontà di non coinvolgimento attivo degli operatori espressa dal Governo, il Cartello esprime il proprio stupore per il fatto che il Dipartimento Nazionale Politiche Antidroga abbia contattato - addirittura prima che sia stato reso noto il programma dell'evento - diverse associazioni per garantirsi, attraverso la promessa di una completa copertura delle spese, la presenza degli operatori alla conferenza. In tali comunicazioni è stata adombrata la volontà dell'esecutivo di pagare le spese di trasferta a 1.200 operatori. Mai prima d'ora un Governo si era impegnato finanziariamente per sostenere la presenza degli operatori a una Conferenza nazionale. E appare scandaloso il fatto che ciò avvenga in un momento in cui il sistema dei servizi per le tossicodipendenze rischia il collasso a causa dell'azzeramento dei fondi disponibili deciso proprio da questo esecutivo”. 

Inoltre, il Cartello denuncia “il mancato coinvolgimento delle autonomie locali sia nella definizione del ddl stralcio sia nell'organizzazione della Conferenza, un atteggiamento ingiustificabile a maggior ragione per il fatto che la proposta di revisione legislativa in discussione comporta pesanti ricadute economiche proprio sulle già penalizzate finanze regionali”.

Non solo. Il Cartello, “ritenendo che la conferenza nazionale sia un diritto degli operatori e impedito a svolgere tale momento essenziale di dialogo nella sede istituzionale a ciò deputata, propone a tutti gli operatori e alle autonomie locali un reale, condiviso percorso di confronto. Il primo appuntamento di tale percorso è previsto per i giorni 28-29-30 ottobre 2005 a Perugia in occasione di "Strada facendo 2", manifestazione organizzata dal Gruppo Abele e dalla Regione Umbria, in collaborazione con il Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (Cnca) e il Cantiere delle Riviste. Il 5 dicembre 2005, se la Conferenza di Palermo avrà luogo, il Cartello sarà presente davanti alla sede dell'evento con un proprio presidio e, in una conferenza stampa, presenterà le ragioni del proprio dissenso in merito all'operato del Governo”.

Infine, il 7 dicembre 2005, il Cartello organizzerà a Roma un grande evento a cui sono invitati tutti gli addetti ai lavori: una Conferenza nazionale degli operatori e delle autonomie locali sulle droghe e sulle tossicodipendenze.

 


Fonte: Redattore Sociale