Binario 95, alla stazione Termini un presepe per unire


Pubblicato il 23.12.2020 in Eventi


Inaugurato il presepe realizzato dai volontari del centro di accoglienza per persone senza fissa dimora

«Abbiamo pensato che non ci fosse posto migliore di Binario 95 per rappresentare la natività e l’accoglienza. Qui ci sentiamo a casa». Queste le parole che i volontari Marcello Savio e Marco De Simoni hanno scelto per celebrare il nuovo presepe realizzato per il centro di accoglienza per persone senza fissa dimora di Roma Termini.

Inaugurato il 23 dicembre, numerose le personalità che hanno partecipato all’evento per ringraziare Binario 95 per la sua attività di supporto alle persone bisognose e per l’impegno, in collaborazione con l’Istituto Dermatologico San Gallicano, nel garantire anche ai più deboli la possibilità di effettuare tamponi in prevenzione al Covid-19 grazie al progetto Dott. Binario. 

Tra i presenti Alessandro Radicchi, Direttore dell’Osservatorio Nazionale della solidarietà nelle Stazioni Italiane e fondatore di Binario 95, il direttore scientifico del San Gallicano Aldo Morrone, gli assessori Emiliano Monteverde e Veronica Mammì, il Direttore del Dipartimento Politiche Sociali Giovanni Serra e Marco Mancini, responsabile alle attività editoriali e politiche sociali del Gruppo FS, il quale – facendo gli onori di casa – ha inteso testimoniare l’orgoglio da ferroviere per le attività svolte da Binario 95 e la grande attenzione che l’intero Gruppo, a iniziare dal suo amministratore delegato Gianfranco Battisti, presta alle iniziative condotte nelle stazioni italiane dalla rete degli help center, operanti nei locali a loro concessi in comodato d’uso da RFI (Gruppo FS).

Binario 95, sforzo comune per le fasce più deboli

Nell’inaugurare il presepe, non sono mancati i ringraziamenti di Alessandro Radicchi per tutte le parti che continuano a portare avanti l’attività del centro di accoglienza. In particolare si è dimostrata fondamentale la collaborazione avviata quest’anno con l’Istituto San Gallicano che ha consentito di effettuare oltre 1200 tamponi ad altrettante persone indigenti. Questa iniziativa ha così permesso alle strutture di accoglienza di ricevere gli ospiti in completa sicurezza.


«Il Paese si è reso conto che per garantire la salute di tutti i cittadini, le politiche sanitarie devono mettere il centro le persone più fragili - sottolinea il direttore scientifico dell'Istituto San Gallicano Aldo Morrone - Il momento del tampone è un momento significativo. Riprodurlo oggi nel presepe del 2020 dà grande speranza anche per il futuro». Nella rappresentazione della natività, infatti, non sono mancati riferimenti all’importante lavoro di medici e collaboratori sanitari con un lato del presepe completamente dedicato alla figura di un dottore che sceglie di adempiere al proprio dovere al fianco di un bisognoso.

Dal centro di accoglienza al ritorno in società, un futuro per gli ospiti

Questo difficile 2020 non è riuscito a fermare la missione di Binario 95 che, nonostante tutto, ha proseguito la sua attività di accoglienza e i vari laboratori che puntano a favorire il reinserimento degli ospiti all’interno della società attraverso, per esempio, la lavorazione delle stoffe e la vendita dei prodotti realizzati.

L’obiettivo è ambizioso ma non irraggiungibile. A dimostrarlo è la storia di Hamed, ragazzo bisognoso ospitato dal centro di accoglienza 95 dal 2018 al 2019 e che, dopo un anno di lavoro, è riuscito a coronare il suo sogno di tornare in Egitto, la sua terra natale. Nonostante questo, non si è dimenticato di chi lo ha aiutato nel momento di difficoltà e al momento di rispondere agli auguri di Natale inviatigli quest’anno da Binario 95, ha scelto di ringraziare il centro con queste parole: «Quando ho sentito la vostra voce, mi è sembrato di sentire Gesù vicino a me».


Autore: Matteo Lucchi
Fonte: FsNews

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