Al via i corsi per giudici di gara di calcio presso il carcere di Rebibbia


Pubblicato il 22.07.2005 in News Sociale

Al via i corsi per giudici di gara di calcio a 11 e calcio a 5 presso il carcere di Rebibbia, sezione maschile. Il Presidente dell'Unione italiana sport per tutti (sezione di Roma), Andrea Novelli, l'aveva preannunciato in occasione delle premiazioni di Vivicittà a Rebibbia: "Per l'estate  abbiamo in programma l'avvio corso per arbitri di calcio a 11 e di calcio a 5".
Con l'estate, quindi, è arrivato il corso: lunedì 18 luglio sono cominciati il "Corso per Giudici di gara di calcio a 11 e calcio a 5", che durerà per tutto il periodo estivo (luglio - settembre) senza pause, per colmare il periodo di vuoto delle attività nel carcere.
"L'obiettivo è chiaro: dare una cultura sportiva anche ai detenuti, insegnare il rispetto delle regole, che nello sport come nella vita quotidiana è condizione essenziale per far sì che la nostra diventi una società migliore", precisa la Uisp di Roma.
Chi supererà il corso potrà arbitrare le partite dei tornei e manifestazioni Uisp, attività che si svolgono all'esterno dell'Istituto di pena e che sono anche retribuite.


Si sono iscritti al corso 15 detenuti. A livello tecnico, il corso vede all'opera due formatori: uno di questi è Daniele Rosini, formatore del Centro sportivo italiano. Con lui Orlando Giovanetti, formatore regionale giudici di gara per l'Uisp, che ha così commentato l'iniziativa: "Il nostro obiettivo principale è dare una cultura sportiva, la condizione che manca di questi tempi su qualunque campo di calcio, dalla Serie A alle categorie giovanili. Crediamo fortemente che imparare ad essere arbitri significhi dare alle persone la cultura del rispetto degli altri e della solidarietà, elementi necessari affinché il calcio continui ad essere un 'bel gioco'".
Inoltre supervisioneranno il corso due educatori, Piero Marziali e Annarita Fraiegari, che affermano: "È importante educare le persone al rispetto delle regole. E lo sport è importante in tal senso, perché ad esso sono sottese le regole di ogni disciplina. In questo senso cosa è meglio di un corso per arbitri?".
Il corso prevede lezioni teoriche, lezioni pratiche (che si svolgeranno nel campo di calcio che si trova all'interno delle mura carcerarie e che ogni giorno permette ai detenuti di allenarsi, giocare e mantenersi in forma), simulazioni di gioco, arbitraggio di partite e, alla fine del corso, gli esami di abilitazione. (lab)
ROMA - Al via i corsi per giudici di gara di calcio a 11 e calcio a 5 presso il carcere di Rebibbia, sezione maschile. Il Presidente dell'Unione italiana sport per tutti (sezione di Roma), Andrea Novelli, l'aveva preannunciato in occasione delle premiazioni di Vivicittà a Rebibbia: "Per l'estate  abbiamo in programma l'avvio corso per arbitri di calcio a 11 e di calcio a 5".
Con l'estate, quindi, è arrivato il corso: lunedì 18 luglio sono cominciati il "Corso per Giudici di gara di calcio a 11 e calcio a 5", che durerà per tutto il periodo estivo (luglio - settembre) senza pause, per colmare il periodo di vuoto delle attività nel carcere.
"L'obiettivo è chiaro: dare una cultura sportiva anche ai detenuti, insegnare il rispetto delle regole, che nello sport come nella vita quotidiana è condizione essenziale per far sì che la nostra diventi una società migliore", precisa la Uisp di Roma.
Chi supererà il corso potrà arbitrare le partite dei tornei e manifestazioni Uisp, attività che si svolgono all'esterno dell'Istituto di pena e che sono anche retribuite.


Si sono iscritti al corso 15 detenuti. A livello tecnico, il corso vede all'opera due formatori: uno di questi è Daniele Rosini, formatore del Centro sportivo italiano. Con lui Orlando Giovanetti, formatore regionale giudici di gara per l'Uisp, che ha così commentato l'iniziativa: "Il nostro obiettivo principale è dare una cultura sportiva, la condizione che manca di questi tempi su qualunque campo di calcio, dalla Serie A alle categorie giovanili. Crediamo fortemente che imparare ad essere arbitri significhi dare alle persone la cultura del rispetto degli altri e della solidarietà, elementi necessari affinché il calcio continui ad essere un 'bel gioco'".
Inoltre supervisioneranno il corso due educatori, Piero Marziali e Annarita Fraiegari, che affermano: "È importante educare le persone al rispetto delle regole. E lo sport è importante in tal senso, perché ad esso sono sottese le regole di ogni disciplina. In questo senso cosa è meglio di un corso per arbitri?".
Il corso prevede lezioni teoriche, lezioni pratiche (che si svolgeranno nel campo di calcio che si trova all'interno delle mura carcerarie e che ogni giorno permette ai detenuti di allenarsi, giocare e mantenersi in forma), simulazioni di gioco, arbitraggio di partite e, alla fine del corso, gli esami di abilitazione.

 

Redattore Sociale


Autore: Lab