Ultimo con gli ultimi


Pubblicato il 29.12.2004 in News Sociale

Una tavola imbandita, un po' di musica e tanta compagnia. Cose che ognuno s'immagina di trovare nella notte di San Silvestro. Cose che potranno avere i senza tetto di tutta Italia invitati all'Ultimo con gli ultimi, il Capodanno in compagnia di chi vive per strada, che si terrà in 40 stazioni ferroviarie di tutta Italia, tra cui Roma, Firenze, Torino, Genova, Napoli, Palermo e Bari. A Milano i responsabili del Dopolavoro ferroviario' con l'aiuto di 10 associazioni, hanno già distribuito ai bisognosi tutti i 1.200 biglietti per entrare, a partire dalle 21 del 31 dicembre, nei locali della mensa ferrovieri della Stazione Centrale. "Ma ci saranno anche 300 cestini per chi arriverà senza invito", dice il presidente dell'associazione Dopolavoro ferroviario' Pino Tuscano. Per tutti la calorosa accoglienza di 270 volontari, in gran parte giovani.

"Un avvenimento alternativo al solito Capodanno, un'operazione di grande umanità". Con queste parole Pino Tuscano ha presentato la quinta edizione della "Festa degli ultimi", da quattro anni ospitata nella Stazione Centrale dopo il primo anno presso il dormitorio pubblico di viale Ortles. Oltre all'associazione del Dopolavoro ferroviario, quest'anno l'organizzazione della festa ha coinvolto una decina di associazioni: Cena dell'amicizia, Progetto Arca, Caritas Ambrosiana, City Angels, Gruppo Divina misericordia, Dominicus, Fratelli di San Francesco, Scarp de'tenis, Sportello d'ascolto e Sos Stazione Centrale, che hanno distribuito i 1200 biglietti ingresso per la festa ad altrettanti 'senza fissa dimora' della città. Per loro sarà una serata molto particolare: potranno mangiare un pasto completo (antipasti, cous-cous, cotechino, pesce, dolci e frutta, ma niente alcolici), stare in compagnia dei 270 volontari accettati dall'organizzazione (altre 100 richieste non hanno potuto venire esaudite) e aspettare mezzanotte in compagnia delle melodie
italiane e del ritmo dei Balcani, grazie ai tre gruppi musicali che animeranno la serata. Ad ogni ospite verrà dato un numero all'ingresso della festa e, durante i sorteggi successivi, i più fortunati potranno ricevere in dono una delle cose che i milanesi porteranno in questi giorni e libri messi a disposizione dal Dopolavoro ferroviario. "Tutto è partito da una community virtuale nel sito www.goparty.it - ha spiegato Antonella Scotti del Progetto Arca -, in cui abbiamo chiesto ai partecipanti di portare piccoli doni, generi alimentari non deperibili e capi di abbigliamento (soprattutto per l'inverno) in buono stato". Chiunque volesse contribuire lo può fare fino al 31 dicembre, telefonando allo 02.63.71.26.12 o portando il materiale direttamente alla sede della
festa, presso i locali della mensa ferrovieri della Stazione Centrale, in corrispondenza del sottopasso
Pergolesi, angolo via Tonale.

"È l'unica iniziativa di notevole portata che si svolge il 31 dicembre a Milano - ha detto Pino Tuscano -. Anche per quest'anno ci auguriamo la presenza delle personalità che l'anno scorso sono venute a trovarci: il prefetto Bruno Ferrante, il questore Paolo Scarpis e il cardinale Dionigi Tettamanzi. Abbiamo invitato anche il sindaco Gabriele Albertini, il presidente della Regione Roberto Formigoni, quello della Provincia Filippo Penati e il presidente delle
Ferrovie dello Stato Elio Catania. La loro presenza può diventare una ventata di solidarietà che fa molto bene a chi vive ai margini". La sicurezza della serata, in cui non verranno distribuiti alcolici salvo 'un dito' di spumante allo scoccare della mezzanotte, sarà assicurata dall'assistenza dei volontari e delle dieci associazioni coinvolte. "Per una volta evitiamo la competizione tra associazioni nell'offerta della solidarietà", ha detto Mimmo Vastola dello Sportello d'ascolto.
"Questa serata può essere l'occasione per concludere l'anno riconoscendo il sacrificio fatto da tutti gli operatori sociali e per dimostrare che si può dare aiuto senza farsi concorrenza", ha concluso Vastola, aggiungendo una battuta al dibattito sull'apertura dei dormitori agli immigrati irregolari innescato nei giorni scorsi dalle dichiarazioni dell'assessore comunale ai Servizi sociali Tiziana Maiolo: "Non condividiamo i distinguo espressi da certi personaggi pubblici: quando c'è povertà siamo disposti all'aiuto e all'ascolto  per tutti".  

 

 

 

 

A. Micaretti


Autore: Redattore Sociale