Insieme vuol dire casa


Pubblicato il 09.09.2020 in News Sociale

Samar una casa non ce l’ha e quasi tutti i giorni chiede aiuto all’Help Center di Roma Termini per trovare un posto dove dormire. Non era in città durante il lockdown, perché lavorava come lavapiatti sulla costa. Ma il suo ristorante ha chiuso e così ha pensato di tornare. Ora divide le notti insieme ad altre persone senza dimora come lui, vecchie e nuove conoscenze che, a causa del Covid, ancora non possono accedere alle strutture di accoglienza.

La stessa scena si ripete, in forme diverse, in tante città italiane, da Torino a Trieste, da Catania a Napoli a Pescara. I 18 Help Center della rete ONDS, l’Osservatorio nazionale della solidarietà nelle stazioni, un progetto di FS Italiane realizzato in partenariato con Anci e Terzo settore, stanno collaborando con le autorità locali, civili e sanitarie, per definire e applicare dei protocolli che permettano di riaccogliere in sicurezza le tantissime persone che, come Samar, durante la pandemia sono rimaste fuori da centri diurni e dormitori.

Ora, con l’arrivo imminente dell’autunno e con i numeri dei contagi che sono tornati a crescere, è forte la preoccupazione che migliaia di persone su tutto il territorio nazionale restino nuovamente per strada, al freddo, senza possibilità di igiene e protezione. Le migliaia di metri quadri che il Gruppo FS mette a disposizione per l’accoglienza delle persone senza dimora sono un’enorme risorsa, che può e deve essere utilizzata al massimo della sua capacità, ma solo in sinergia con le amministrazioni e le autorità sanitarie. Gli Help Center sono pronti. 


Autore: Gianni Petiti
Fonte: Rail Post