Housing sociale zero carbon per l’area dello Scalo Greco-Breda a Milano


Pubblicato il 30.05.2019 in News Sociale


Il progetto Innesto di Housing Sociale Zero Carbon che interessa lo Scalo Greco Breda a Milano ha vinto il primo premio del concorso internazionale C40 Reinventing cities

 

 

Avviato dal C40 Cities Climate Leadership Group e reso possibile grazie al contributo di Climate Kic e ofo, «Reinventing Cities» è un bando internazionale che ha coinvolto 14 città nel mondo per 31 siti da riqualificare, con una rigenerazione urbana resiliente e a zero emissioni.

La prima fase del concorso, bandito nel marzo del 2018, si era conclusa a luglio 2018 quando per l’area dello scalo Greco-Breda di Milano erano stati selezionati 3 progetti: Innesto, ovvero un nuovo modo di abitare a zero emissioni collaborativo e sostenibile, immerso nel verde, tra orti di comunità, giardini e spazi pubblici, ha vinto la seconda fase.

Caratteristiche del progetto. A partire dalle 10 sfide definite da C40, dalla specificità del tema housing sociale, e dalle caratteristiche del contesto locale, il team ha identificato tre obiettivi che hanno caratterizzato l’offerta:

  • la gestione responsabile e resiliente delle risorse, degli spazi e della comunità nel lungo periodo
  • la creazione di una human adaptive zone, un quartiere collaborativo con un cuore agricolo.
  • Il bilancio della Co2 tiene conto della costruzione e dei successivi 30 anni di gestione ed è stato pensato e disegnato per raggiungere un bilancio pari a zero lungo tutto il ciclo di vita.

Il masterplan. L’area, di 62mila metri quadri, è composta da tre parti: l’ex scalo ferroviario accanto alla stazione Greco-Pirelli, area verde su via Breda, binario dismesso che si affaccia a ovest sul quartiere Bicocca. L’area è di proprietà di Ferrovie dello Stato Italiane spa e Fs Sistemi Urbani srl, il progetto del masterplan prevede l’occupazione per il 72% da aree verdi attrezzate, con l’introduzione di circa 700 nuovi alberi. Il 76% dell’area sarà superficie filtrante con un sistema di connessioni verdi e degli spazi verdi attrezzati. Orti privati e didattici, un frutteto, serre e un giardino comunitario completano l’offerta di verde, che prevede una quota di verde attrezzato per abitante di 38 mq.

Housing sociale. In questo quartiere innovativo sorgeranno circa 400 nuovi alloggi di housing sociale (dei quali circa 50 con giardino al piano terra), 300 posti letto per studenti, un’offerta volta ad attrarre persone in grado di cambiare il mondo, pronte a mettersi in gioco modellando i propri stili di vita, che saranno coinvolte tramite strumenti innovativi di monitoraggio e informativi, con meccanismi di premialità finalizzati alla massimizzazione del risultato, catalizzando un potenziale disruptivo capace di produrre i frutti attesi de l’Innesto e di diffonderne il patrimonio culturale, conoscitivo e progettuale facendolo gemmare in tutta la città.

Materiali sostenibili e riciclo. Saranno tutti edifici Nearly Zero Energy Buildings (Nzeb) integrati con sistemi costruttivi e tecnologici prefabbricati con un’ottimale mix di materiali sostenibili, ai fini di minimizzare la produzione di Co2 e rifiuti, consentendo di smantellare e riciclare al 100% le strutture.

Economia circolare e soluzioni intelligenti. L’Innesto è uno showroom sui temi dell’economia circolare, della sostenibilità e anche dell’innovazione. Oltre a raggiungere l’obbiettivo Zero Carbon, raccoglie un insieme di proposte con l’obbiettivo d’implementare delle soluzioni metropolitane per ridurre le emissioni Ghg e l’insediamento di un Circular Economy District di 1200 mq promosso e gestito da Cariplo Factory.

Human Adaptive Zone. Il progetto mette a sistema soluzioni intelligenti per promuovere la crescita verde, incuba e accelera start up, offrendo nuove job opportunities grazie all’innovation hub Ced che ha come obiettivo lo sviluppo e la sperimentazione di modelli innovativi di produzione, consumo e stili di vita, orientati alla circolarità attraverso l’attivazione della comunità. Un Community Food Hub di 1200 mq e una Urban Farming, insieme alle strutture residenziali compongono una nuova Human Adaptive Zone, con dotazioni di vari servizi quali portineria di quartiere. Un’app di quartiere e una Social Smart City Matrix (Sscm, sviluppata grazie alla collaborazione tra Planet Idea, Arup e Recs Architects) saranno strumenti in grado di bilanciare la scelta delle soluzioni intelligenti in ambito sociale e tecnologico, per monitorare e validare l’impegno degli investitori ad agire nella direzione della smart city.

Mobilità sostenibile. L’Innesto mira a diventare un esempio per Milano anche per quanto riguarda la mobilità urbana del futuro: bike sharing, car sharing e flotte di auto di quartiere ridurranno il tasso di motorizzazione del comparto al 66%, con incremento di superfici ciclopedonali di 3,2 km lineari e riduzioni di emissioni di Co2 legate agli spostamenti dei residenti come dimostrato dallo studio di Mobility in chain. Il team, con il coordinamento del prof. Marco Filippi, coadiuvato dalla società Get (Generate sustainable Thinking), ha sviluppato un articolato e dettagliato piano di monitoraggio che si estenderà lungo tutto il processo di progettazione, realizzazione e gestione pluriennale de l’Innesto.

Gestione idrica sostenibile. L’Innesto ha previsto una gestione idrica sostenibile per l’intero ciclo dell’acqua, valorizzando e riutilizzando le acque meteoriche, evitando la saturazione delle reti fognarie, e minimizzando il consumo e lo spreco di acqua potabile. Le acque meteoriche vengono riutilizzate 100% in situ, con un risparmio sul consumo di acqua potabile del 30%, e il 15% delle acque nere trattate e recuperate direttamente in sito come descritto nel progetto di gestione delle acque sviluppato da Stantec. Un sistema innovativo di teleriscaldamento di quarta generazione (4gdh) sarà alimentato da fonti di energia rinnovabili, e includerà un sistema di recupero di calore delle acque reflue. Vasche per la coltura acquaponica integreranno due cicli generalmente separati, l’acquacoltura e l’orticoltura idroponica, minimizzando sia gli input chimici che gli output di scarti.

Il gruppo di lavoro. Gli obiettivi del bando di Reinventing Cities sono stati l’occasione per costituire un gruppo di lavoro multidisciplinare dove al committente e ai progettisti si sono uniti i principali attori impegnati nella gestione e creazione di un modello di futuro sostenibile del quartiere. Il gruppo di lavoro guidato da Fondo Immobiliare Lombardia ha visto la collaborazione attiva dei gestori delle reti come A2A Calore e Servizi, delle principali organizzazioni impegnate nello sviluppo di progetti sociali (Delta Ecopolis, In-Domus, EStà, Fondazione Social Venture Giordano dell’Amore, Aim, Arimo, Future Fond, Fungo Box, The Circle, Peverelli, Nazca Mondoalegre) ai quali si sono uniti prestigiosi atenei e centri di ricerca e di innovazione (Politecnico di Milano con il Professor Mario Motta, centro di ricerca Tebe – Technology Energy Building Environment – del Politecnico di Torino con il Professor Marco Filippi, Cresme Ricerche Spa, Cariplo Factory, Intesa San Paolo Innovation Center, Planet Idea), tutti soggetti singolarmente impegnati in progetti focalizzati nella creazione di nuovi modelli per l’abitare sostenibile, sia dal punto di vista energetico sia sociale. Il gruppo di lavoro è stato affiancato da un Team di professionisti internazionali di altissimo livello (Arup, Stantec, Barreca & La Varra, Mobility In Chain, Ariatta, Starching, Borlini & Zanini  e da un’impresa di costruzione e produzione di tecnologie costruttive innovative (Wood Beton), permettendo di trasformare in un progetto concreto idee estremamente ambiziose.


Fonte: Imprese Edili