Fa' la cosa giusta: "Stazioni impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario"


Pubblicato il 24.03.2018 in Progetti

Lo sviluppo sociale ed economico di un territorio passa anche attraverso la riqualificazione del patrimonio infrastrutturale e immobiliare dismesso. A Milano, durante la seconda giornata di "Fa' la cosa giusta!", la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, si è tenuto l'incontro "Il riuso del patrimonio dismesso a fini turistici". 

Un dialogo, moderato da Miriamo Giovanzana, direttore editoriale di Terre di mezzo Editore, cui hanno partecipato: Roberto Reggi, direttore dell'Agenzia del Demanio, Cristina Giulianelli, referente Sviluppumbria per il "Progetto Spoleto - Norcia", Ilaria Maggiorotti, responsabile asset immobiliari di RFI, Giulio Senes, presidente Associazione Europea Greenways.

Il turismo sostenibile è la chiave della riqualificazione: alberghi, ristoranti, punti di informazione turistica, percorsi ciclopedonali e nuovi itinerari che sorgeranno al posto di immobili dismessi e linee ferroviarie non più utilizzate.

Durante l'incontro è stato presentato il volume "Stazioni impresenziate. Un riuso sociale del patrimonio ferroviario": una raccolta dei casi più virtuosi di riutilizzo degli asset di Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Circa 90 stazioni in tutta Italia sono diventate esempi concreti di una gestione innovativa con impatti importanti per il territorio di riferimento. Ilaria Maggiorotti di RFI ha illustrato come questi progetti creino valore culturale, sociale ed economico, garantendo il presenziamento degli edifici e la loro rigenerazione anche in termini di riqualificazione architettonica e decoro. Gli autori della pubblicazione sono Francesca Minerva, Luiss, Ludovica Jona Lasinio, FSI, Franca Iannaccio e Gianni Petiti dell’Osservatorio Nazionale sul disagio e la solidarietà nelle stazioni (ONDS).

In Italia sono oltre 450 le stazioni impresenziate riconvertite per attività sociali concesse in comodato gratuito dalla Rete ferroviaria italiana ad enti locali, Fondazioni e associazioni per realizzare progetti di pubblica utilità. Buone pratiche di riutilizzo di immobili ferroviari diffusi su tutto il territorio italiano, dalle grandi città ai piccoli comuni, che hanno coinvolto (solo per il campione raccontato nel testo) circa 5 mila volontari e anche un centinaio di lavoratori.

Un esempio importante e recente di progetto di riqualificazione del patrimonio è stata la trasformazione di parte della stazione di Ronciglione in casa di accoglienza per famiglie con bambini affetti da malattie oncologiche.

Nella pubblicazione vengono illustrate anche le attività dell'help center di Reggio Calabria dove, nella Casa di Lena, i volontari della Caritas orientano oltre duemila persone ogni anno rispetto ai servizi socio-assistenziali della città. 

Nei pressi della stazione ferroviaria di Foggia, invece, un locale del fabbricato viaggiatori è diventato un punto di riferimento non solo per migranti, ma anche per persone senza dimora. È l’associazione Fratelli della Stazione ad occuparsene. Nata nel 2007 e aderente alla rete degli Help Center, dal 2014 l’associazione offre ai senzatetto latte e biscotti, ma anche abiti e servizi legali.

A Crema, in Lombardia, invece, il magazzino merci della stazione si è trasformato nell’Officina dell’Aiuto. Una iniziativa portata avanti dall’Auser locale e che si occupa gratuitamente di servizi di raccolta, manutenzione e distribuzione a domicilio di ausili medici e ortopedici per anziani e disabili.

L’attività prevalente tra gli 88 casi analizzati nel libro è quella della protezione civile, cui sono dedite 17 associazioni beneficiarie, ma tra le tante attività realizzate ci sono anche quelle culturali, ricreative e anche di tutela dei diritti. 

Nel corso della fiera si è parlato anche dell’Atlante di viaggio lungo le ferrovie dismesse, una raccolta dei tracciati ferroviari dismessi da riconvertire in percorsi ciclopedonali, cammini e greenways a beneficio della mobilità  e del turismo sostenibili.

FS Italiane è presente a "Fa' la cosa giusta!" con uno stand che racconta l'impegno del Gruppo nella creazione di un sistema di mobilità integrata, intermodale e sostenibile, valorizzando il territorio e il patrimonio ferroviario, anche storico.