Bologna. Scatta il piano freddo e l’Help Center diventa “itinerante”


Pubblicato il 30.11.2018 in News Sociale


Piano freddo ed una novità: l'Help Center itinerante per evitare le lunghe file, fare un lavoro di presa in carico e avviare dei percorsi di autonomia

Scatta domani il Piano freddo, come ogni primo di dicembre, con i 261 posti letto che il Comune mette a disposizione per “coprire le esigenze di tutti” coloro che non hanno una casa. Sebbene i posti siano 26 in meno rispetto allo scorso anno, il servizio attuato da Asp, in collaborazione con 15 associazioni del territorio, fornisce infatti accoglienza notturna in 14 luoghi protetti, oltre ad un riparo diurno presso i Laboratori di Comunità E-20 di via Sarti e il Belletrame. 

Secondo l’assessore a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi il calcolo si fermerebbe a “una decina di posti in meno”, prima occupati da persone che “hanno cominciato dei percorsi, ora sono andate via dalla strada”. Ma l’accoglienza si potrà comunque ampliare, ha precisato, sia tenendo conto del ricambio – “un posto riesce a tenere anche 2 persone” – sia delle conseguenze del Decreto sicurezza; questo infatti potrebbe avere un effetto su coloro che escono dai Cas e si trovano in condizioni di fragilità.

Tra le novità di quest’anno quella dell’Help Center itinerante: “Ci permetterà di evitare le lunghe file, – ha spiegato Barigazzi – ma anche di fare un lavoro di presa in carico e avviare dei percorsi di autonomia”. L’ammissione non sarà quindi più diretta, presso l’Help Center della stazione gestito da Piazza Grande, bensì mobile, poiché gli operatori di “Città prossima” andranno in strada in orari variabili, dal mattino alla sera, per intercettare persone senza dimora. Gli operatori avranno a loro disposizione anche un’app, “come strumento di lavoro per geolocalizzare i luoghi dove le persone stanno”, e verrà attivato un indirizzo di posta elettronica attraverso il quale i cittadini potranno segnalare situazioni di disagio in strada ([email protected]), ricevendo riscontro sul caso segnalato.

Carla Ferrero, vicepresidente del consorzio Arcolaio di cui fa parte anche Piazza Grande, lo definisce un “importante cambiamento”, una via per intercettare “le persone invisibili che non si rivolgono ai servizi per timore o non conoscenza”. Ancor prima che scatti il Piano freddo, infatti, “le persone che abitualmente vengono accolte sono già state prese in carico”, spiega. In ogni caso l’Help Center itinerante è una sperimentazione perché “finito in Piano freddo riaprirà con una sede stanziale”, come già annunciato. “A breve il Comune comunicherà la sede fissa che però sarà sicuramente nei pressi della stazione, perché quello è il punto focale di riferimento delle persone che arrivano o transitano da Bologna”.


Autore: Roberta Cristofori